Parrocchia Santa Lucia V.M. - Augusta

Anawim

La nostra Associazione si chiama Anawim ed è un’Associazione di famiglie nata nel gennaio del 2000 in seno alla Parrocchia di S.Lucia. L’Anawim è iscritta all’Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato e sostiene il diritto di ogni minore ad essere educato, nell’ambito della propria famiglia. Progetta ed attua interventi di affido familiare e fa da ponte tra le famiglie e le istituzioni territoriali nella gestione degli affidi. Collabora inoltre con altre Associazioni di Volontariato realizzando anche attività estive per minori in difficoltà. L’intento comune di queste famiglie affidatarie è stato quello di fare una scelta di vita: mettersi al servizio dei bambini in difficoltà familiare, ovunque essi vivano con l’obiettivo di far si che ogni bambino abbandonato possa vivere e crescere in una famiglia, per sentirsi veramente figlio. Dare l’occasione di instaurare una relazione nella quale possa ricevere gratuitamente amore e imparare, a sua volta, a donare amore.

L’Anawim ha come obiettivo di prevenire l’abbandono del bambino da parte dei suoi genitori con informazione sul territorio e sostegno alla famiglia in difficoltà; reinserire il bambino istituzionalizzato nella sua famiglia d’origine attraverso accompagnamento specialistico; trovare una famiglia per il bambino abbandonato attraverso l’affido.

Ovunque avvenga, l’abbandono dei minori è una vera e propria emergenza. Siamo abituati a considerare drammi: la guerra, la fame, le malattie... e lo sono. È sempre una emergenza quando ci si trova davanti ad una vita in pericolo, ma un bambino che vive in un istituto, privato di qualsiasi tipo di relazione; un bambino a cui viene tolta, giorno dopo giorno, la possibilità di sperare in un futuro, in grande, grandissimo pericolo di vita: forse non rischia di morire, ma di certo rischia di non vivere.

L’abbandono e la solitudine, consumano la vita di un bambino dimenticato e annientano il suo sogno. Chi sognerà per lui come fanno tutti i genitori per il proprio figlio? I bambini abbandonati, purtroppo, sono figli di nessuno. Aiutaci a realizzare questo sogno.

Mi capita spesso di ricordare un evento che mi è accaduto tempo fa. Basta una foto, una qualsiasi cosa che quel momento è li attaccato alla mia testa, è centro dei miei pensieri, ogni volta che guardo il sorriso di Rebecca, noi ragazzi diciamo spesso di non sopportare i genitori troppo esigenti e anche troppo monotoni dicono sempre di noi non sappiamo quanto siamo fortunati avendoli; ma noi li sopportiamo appena. Questo era quello che pensavo prima di conoscere Rebecca.

Un giorno finito di pranzare io e mio fratello venimmo colti di sorpresa da un discorso mai affrontato prima: un affidamento. Si parlava del fatto di considerare di far entrare nella nostra famiglia un'altra persona. Il problema che ci siamo subito posti era….e se poi ci affezioniamo?. Mia madre spiegò che noi dovevamo solo pensare a fare del bene. Quando un mese dopo squillo il telefono e sentendo il discorso di mia mamma, un silenzio assoluto riempì la nostra casa: erano le assistenti sociali che parlavano di lei e avevamo saputo che era una bimba di nome Rebecca.

Ricordo come fosse ieri come mi sentivo; forse euforica è dire poco, anche perché non potevo immaginare la situazione che stavo affrontando. Giunti sul posto, vidi lei, all’inizio la più tranquilla, ma poi scoppiò a piangere, me la ritrovai in braccio.

Adesso dopo alcuni mesi con noi è la nostra piccola Rebecca...

(da un'esperienza)